Terzo capitolo di “Passato-Presente-Futuro”: l’evoluzione dell’applicazione delle borchie a graffetta
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Innovare ed esprimere creatività, attingendo all’esperienza maturata negli anni, significa anche saper reinventare le tecniche tradizionali, esplorando nuovi modi per applicare metodologie consolidate. Questo ci permette di rispondere efficacemente alle esigenze sempre mutevoli del mondo della moda.
Con questo spirito continuiamo la rubrica “Passato-Presente-Futuro”, un viaggio attraverso cui raccontiamo come il trascorrere del tempo e la tecnologia abbiano in parte trasformato (ma non del tutto) il lavoro artigianale di Goretti.
Se ti sei pers* i capitoli precedenti:
“Passato, Presente e Futuro” delle tecniche di taglio
“Passato, Presente e Futuro” delle materie prime e l’interconnessione
PASSATO - PRESENTE - FUTURO
Nella moda, settore per definizione in continua trasformazione, la ricerca e la sperimentazione sono essenziali per creare collezioni all’avanguardia. La rapidità, insieme a una precisione meticolosa, diventano qualità imprescindibili.
La produzione è sempre più dinamica e innovativa, con ritmi lavorativi che si intensificano a fronte di richieste e stimoli costanti.
Per aumentare la nostra produttività un elemento chiave è l’impiego di macchinari automatici: un apporto fondamentale, che ci consente di raggiungere risultati che la mano umana da sola non potrebbe ottenere.
In questo capitolo vogliamo raccontarti in particolare come abbiamo rivoluzionato l’applicazione delle borchie a graffetta, portando la nostra produzione a nuovi livelli di efficienza e precisione, pur mantenendo operative le macchine semiautomatiche in caso di progetti speciali o piccole produzioni.
Le borchie e gli strass a graffetta sono composti da due elementi: la parte esterna, visibile e decorativa, disponibili in diverse forme e colori, e la stella posteriore che si fissa alla tomaia, mantenendo la borchia saldamente in posizione.
Le graffette, insieme ai rivetti, rappresentano una lavorazione in cui Goretti è attiva fin dai primi anni dalla sua fondazione.
Per una lavorazione così consolidata, oggi abbiamo a disposizione in azienda 24 borchiatrici semiautomatiche e 5 borchiatrici automatiche. Entrambe richiedono la presenza di un operatore, ma presentano alcune differenze significative.
In entrambi i casi, ciò che fa la differenza sono sempre le competenze e la professionalità del personale. Nel reparto, ogni persona è formata per operare su entrambe le postazioni, facilitando così la gestione delle richieste di produzione e campionatura. In questo modo riusciamo a realizzare al meglio il lavoro richiesto.
Il passato e il presente: BORCHIATRICI SEMIAUTOMATICHE
Le borchiatrici semiautomatiche richiedono necessariamente l’intervento di un operatore, poiché si attivano solo tramite il pedale presente in macchina. Una volta preparata la postazione, la tomaia viene posizionata sotto il puntatore e, utilizzando il mirino di un laser, si procede all’applicazione seguendo il motivo sottostante. Per eseguire delle piccole quantità di campionature, il lavoro delle macchine semiautomatiche risulta ancor oggi decisamente più rapido e flessibile.
Il presente e il futuro: BORCHIATRICI AUTOMATICHE
Oggi Goretti dispone delle borchiatrici automatiche Sagitta, macchine che hanno rivoluzionato l’applicazione delle borchie a graffetta, portando la nostra produzione a nuovi livelli di efficienza e precisione: tra le loro caratteristiche principali, una robusta struttura a ponte, piano di appoggio a scomparsa per facilitare le regolazioni meccaniche e la possibilità di lavorare simultaneamente su più forme.
Per realizzare e seguire il motivo del disegno, è necessaria una dima di posizionamento che identifichi l’ingombro e permetta alla tomaia di aderire correttamente, garantendo così un’applicazione precisa e completa delle borchie a graffetta. È quindi fondamentale disporre di un disegno tecnico di riferimento e di un software che consenta di visualizzare il movimento previsto.
Una volta completati questi due passaggi (disegno tecnico e visualizzazione del movimento) impostati dal reparto modelleria, l’operatore controlla la testina di riferimento, avvia la macchina e supervisiona il lavoro. In sintesi, dopo una configurazione e preparazione iniziale, la lavorazione poi viene eseguita in modo totalmente autonomo dalla Sagitta.
Ti interessa la nostra macchina del tempo?
Sei curios* di continuare a scoprire il Presente, Passato e Futuro delle lavorazioni moda? Continua a seguirci nei prossimi appuntamenti, per parlare ancora insieme di tecnologia e competenze specializzate.
Nel frattempo puoi contattare il nostro commerciale per prendere un appuntamento e vedere da vicino alcune lavorazioni con il graffettato.