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Viaggio esclusivo nel cuore creativo di Goretti: dietro le quinte dell’ufficio stile

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Come nasce la bellezza che ad ogni collezione suscita un tema e si trasforma in nuove creazioni?

Per noi di Goretti non è un segreto da celare: ma un universo affascinante che siamo felici di svelare, per condividerlo in esclusiva con voi!

Abbiamo deciso, perciò, di inaugurare una serie di appuntamenti originali fatti di racconti speciali: per guidarvi alla scoperta di ciò che di solito è poco visibile, perché accade nel retroscena del nostro ecosistema.

Qui, schiudiamo il primo sipario su uno spazio davvero inedito, Èstro Lab, per farvi incontrare Paola ed Erica e rivelarvi, con la loro voce, il dietro le quinte dell’ufficio stile: il luogo dove ha origine la scintilla creativa che diventa meraviglia materica.

Come avviene?

Il primo passo essenziale è un viaggio di ricerca che lascia l’ispirazione libera di manifestarsi negli indizi più inaspettati: ≪anche se si è già delineato un tema, si parte con la testa molto libera, non condizionata da quello che in realtà ci servirebbe cercare o ci interesserebbe trovare, così ci lasciamo ispirare anche da mondi molto diversi dalla moda, come l’arte e il design≫.

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La libertà orienta anche la scelta della città da visitare, e Paola ed Erica, stavolta, hanno sperimentato la creatività di Lisbona:


l’abbiamo scelta perché è una città con molto fermento, in cui tanti giovani portano avanti nuove realtà legate all’artigianato che coinvolgono artisti, artigiani, designer emergenti≫.

L’esplorazione in città regala continui spunti da raccogliere in fotografie, che si tramutano già in idee da sviluppare: ≪Sentiamo sempre il richiamo a come reinterpretare un’opera, immagine, scultura, in chiave di lavorazione, perché tutto può essere fonte d’ispirazione: durante una passeggiata capita di fotografare un murales, un accostamento di colori, l’insegna di una vetrina, come veste la gente per strada. Ed è sorprendente la fusione che avviene tra ciò che vediamo e come potremmo trasportarlo nel nostro lavoro: così, tra le opere esposte in una mostra ci soffermiamo su una in particolare pensando a come quei dettagli artistici sarebbero belli per il patch o l’applicazione termo-adesiva, oppure in vecchie mercerie scopriamo lavorazioni interessanti da toppe, fili, abbinamenti cromatici≫.

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Il filone della ricerca si dipana non solo in viaggio, dove spazia libera, ma anche in studio, dove è più disciplinata: ≪oltre alla parte di ricerca ispirazionale, nel contempo vanno avanti altre due strade: in azienda facciamo una ricerca più legata al tema e mirata sulle tendenze, attraverso i siti dedicati come WGSN, dove selezioniamo suggerimenti per immagini sulle evoluzioni di colori e sfumature, e a questa uniamo la ricerca sugli strumenti pratici che ci occorrono per realizzare le lavorazioni, come i materiali (tessuti, pellami… ) e le applicazioni (nuove borchie, paillettes, pietre… )≫.

Ora le strade s’incrociano, e rivelano le informazioni da mescolare e combinare per dar vita a palette moodboard:

≪Infine mixiamo tutto in mash-up, incastri di contrasti mai scontati, da cui creiamo i moodboard: che sono racconti cuciti intorno al campionario, ciò che vogliamo realizzare e comunicare. Sono loro che ci rivelano la suggestione finale≫.

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Ed è proprio durante il lavoro sui moodboard che si traccia il racconto del tema di collezione, tra materia ed emozione: ≪L’unione con il tema avviene in modo naturale, come attraverso un filtro sentimentale: nel caso di questa stagione è stato talmente spontaneo che non c’è stata una divisione netta tra il personaggio e la ricerca. Abbiamo immaginato i quattro personaggi, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e caratteriali, e da questa scintilla è partita l’idea di associare prima una palette colori e poi delle lavorazioni, per tradurre il nostro immaginario in moodboard che cercano di rappresentare al meglio ognuno di loro, pur mantenendo sempre l’occhio attento e aperto sulle tendenze future≫.

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Il racconto di Paola ed Erica ci conduce a lasciarvi in compagnia di un’altra rivelazione, che apre uno spiraglio sul cuore della nuova collezione AW 24-25: il tema “Dal margine”, che nel titolo svela un invito a volgere lo sguardo in quelle zone estreme, al limitare delle ombre, dove si svolgono vite che non vorremmo guardare, ma così anticonformiste che anziché sparire nell’invisibilità, ci incoraggiano a scoprire il valore della loro speciale centralità.
Per accogliere la consapevolezza che la bellezza si può trovare proprio in storie di vita al margine che esistono in tutti i luoghi: basta accorgersene.

Per scoprire come queste nuove storie prenderanno vita lungo la strada delle trasformazioni dai moodboard e palette alle lavorazioni, continua a leggerci: torneremo presto con nuovi racconti!

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